Brescia 1891 – Mauthausen 1945
Paolo Salvi, ginnasta di livello internazionale, nel 1912 vince la sua prima medaglia d’oro a Stoccolma nella ginnastica artistica. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale deve interrompere l’attività agonistica che riprende alla fine del conflitto vincendo nel 1920 l’oro olimpico sempre nella stessa disciplina. Come antifascista, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, viene arrestato dalla polizia ad Albenga, dove abitava e successivamente rilasciato. Nel gennaio del 1944 il campione olimpico è nuovamente arrestato e incarcerato nelle prigioni di Savona e di Marassi. Trasferito nel campo di Fossoli, giunge a Mauthausen tra il 24 e il 27 giugno del 1944, registrato con il primo numero di matricola 76493 e classificato come “Schutz” (detenuto politico). In seguito viene deportato nel sottocampo di Grossraming (Mauthausen) e poi a Schlier-Redzipf (Mauthausen). Nuovamente riportato a Mauthausen, muore il 12 gennaio 1945. Le cause della morte non sono chiare ma, secondo una comunicazione del comando tedesco al Comune di residenza, è deceduto per “mitragliamento aereo del nemico”.