Fiume 1924 – vivente
Nevio Scalamera nasce a Fiume il 29 aprile del 1924. Secondogenito di una famiglia benestante, suo padre Enrico ha una piccola azienda e la madre Maria è casalinga. Nevio aiuta il padre nell’azienda e il tempo libero lo dedica al calcio. Con un fisico possente, bravissimo sul piano della tecnica individuale, inizia l’attività agonistica a 17 anni nell’Elettra di Fiume. Nello stesso anno viene convocato per disputare con la rappresentativa del Friuli Venezia Giulia un incontro contro l’Ungheria. Passa alla Fiumana quando la squadra della sua città è promossa in serie C ed esordisce il 31 gennaio del 1943 (ultima annata sportiva per i club dell’Istria nel campionato italiano). La guerra segna la vita di Nevio: la mattina dell’ 8 novembre del 1944, durante un rastrellamento, viene catturato dai nazisti davanti agli uffici della O.T. Zehtmayer a Sussak (con lui fra i 101 italiani ci sono Lipizer e Quaresima). Caricato su carri bestiame, viene deportato nel campo di lavoro di Mülhdorf am Inn, sottocampo di Dachau, dove rimane fino alla liberazione da parte degli americani nell’aprile del 1945. Al rientro a Fiume alla fine di maggio è costretto ad arruolarsi con l’esercito di Tito nel plotone che si occupa delle attività ginniche. Abbandona l’esercito jugoslavo, fugge attraversando in incognita il confine e si dirige nel Veneto. Alla fine del 1945 firma il contratto con la squadra del Venezia, allora in serie A, passa poi al San Donà di Piave, al Nicastro in Calabria e alla Rivarolese con la quale conquista la serie C. Nel frattempo i suoi genitori, dopo una breve permanenza a Trieste, si trasferiscono a Busalla riavvicinandosi al figlio. Nevio continua ad essere contattato da squadre di serie superiori, rifiuta una proposta di 2 milioni annui da parte del Genoa, infine decide di partire per cercar fortuna in Australia. A Melbourne viene prima ingaggiato dal Beograd e successivamente dalla Juventus Adelaide, con la quale vincerà tre titoli nazionali e la “Pelato Cup”, diventando così uno dei più apprezzati giocatori dell’Australia. Gioca ma contemporaneamente lavora, si trasferisce ad Adelaide dove incontra e sposa nel 1951 Carol Polestrini (di origini lucchesi) dalla quale avrà due figli: Gary e Laurie. Dopo aver concluso la carriera di giocatore per alcuni anni allenerà le giovanili dell’Adelaide. Nel 1971 rientra con la famiglia in Italia, ma dopo un anno ritorna ad Adelaide, dove tuttora vive con la moglie Carol.