Tunisi 1911 – Auschwitz 1945
Victor Perez nato a Tunisi (Tunisia – all’epoca colonia francese) il 28 ottobre 1911, vive con i genitori Khamaissa e Khailou Renée Perez e i quattro fratelli, nel quartiere ebraico di Dar-El Berdagana, alla periferia di Tunisi. Inizia la sua carriera a soli 14 anni nei locali del Maccabi Sport Club insieme al fratello Benjamin “Kid” Perez, sognando di emulare le imprese di un pugile senegalese Louis Phal “Batting Siki”. Si trasferisce in Francia e nel 1930 conquista il titolo nazionale dei pesi mosca, battendo a Parigi Kid Oliva. Il 24 ottobre del 1931 Victor conquista il titolo mondiale dei “mosca”, lasciando l’italo-americano Frankie Genaro al tappeto dopo nemmeno 5 minuti. La Francia ne fa un idolo e la storia d’amore con l’attrice Mireille Ballin accresce la sua fama. La sua carriera pugilistica risente dell’eccessiva notorietà che lo distrae e nell’ottobre del 1932 a Manchester perde il titolo contro Jackie Brown. Nel 1934 passa nella categoria dei “gallo” e sfida per il titolo mondiale “Panama” (Al Brown), perdendo ai punti il primo incontro e per ko la rivincita. Continua a combattere fino alla fine del 1938. Perez viveva a Parigi nel momento in cui vengono applicate le leggi razziali: l’ex campione rifiuta di cucirsi la stella gialla di David che identifica gli ebrei, di conseguenza gli viene revocata la nazionalità francese. Nel settembre del 1943 viene arrestato e condotto nel campo di raccolta di Drancy insieme ad altri 1000 prigionieri; il 10 ottobre 1943 con il treno “Transport 60” è deportato ad Auschwitz. Quando viene trasferito a Monowitz le guardie lo costringono a combattere per il loro divertimento. Con l’avanzare dell’Armata Rossa, il 18 gennaio 1945 Perez lascia il campo ed inizia la “marcia della morte”, nella quale migliaia di prigionieri muoiono sia per gli stenti sia per le raffiche di mitra nei boschi. Uno di loro è Victor Perez che morirà il 22 gennaio 1945. Cinque giorni dopo l’Armata rossa entrerà ad Auschwitz. Nel 1986 è stato inserito nella “International Jewish Sport Hall of Fame”.